Quanti km abbiamo percorso? Quanti passi abbiamo fatto? Quante calorie abbiamo bruciato? Queste le parole che riecheggiano all'ombra di Fosso Jannace di ritorno dalla bellissima e lunga passeggiata affrontata domenica 6 giugno.
Siamo in 22 e ci diamo appuntamento in località Fosso Jannace (1250 m slm) nel comune di San Severino Lucano. Coadiuva l'escursione Quirino Valvano, guida ufficiale del Parco di San Costantino Albanese e socio del Cai di Potenza. Alle 9,00 partiamo, affrontiamo le gole di Jannace con occhi stupiti rallentando più volte per immortalare le innumerevoli cascate e i giochi d'acqua nelle forre. Saliamo guadando il torrente per il sentiero attrezzato con ponti in legno, all'ombra di un folto bosco di faggio misto ad abeti bianchi secolari. In un'ora siamo al Piano di Jannace: le nuvole non ci permettono di spaziare verso le vette ma i nostri occhi sono invasi da uno scoppio di colori con il risveglio della natura dopo il rigido inverno appena trascorso. Un passaggio obbligato ai "Monumenti", proprio ai piedi di Serra Crispo, monoliti rocciosi scolpiti nel tempo dal ghiaccio e conservati intatti ai nostri occhi, per poi imboccare la Rueping che ci porterà fino a Pietra Castello. (con il termine Rueping viene indicato il sentiero utilizzato dalla ditta tedesca, la Rueping appunto, per il trasporto del legname. Agli inizi del 1900 tutta l’area del Pollino è stata devastata dai disboscamenti: un vero e proprio martirio di faggi, abeti e pini Loricati che venivano trasportati con teleferiche e con vagoni verso valle). Imboccata la Rueping iniziamo il vero anello di Serra Crispo spaziando il nostro orizzonte in questo primo tratto verso Cugno dell'Acero, Terranova di Pollino e la gola della Garavina. Arriviamo a Pietra Castello dove i primi Pini Loricati ci danno il benvenuto. I più temerari non esitano a salire proprio sulla punta del Castello salutandoci dal’alto. Ma non abbiamo molto tempo, la strada da fare è tanta e dobbiamo ancora affrontare la salita verso i Piani di Pollino. Dopo la Piana dei Moranesi iniziamo a scorgere le vette, Serra Crispo e Serra delle Ciavole, ma ancora siamo distanti. Recuperiamo le ultime forze per affrontare la salita che in meno di un'ora ci porta alla Grande Porta del Pollino (1970 m slm). Il meritato pranzo lo consumiamo sui Piani gustando salumi, polpette, vino e finanche ottime ciliege portate dalla Puglia. Dopo una visita al pino Loricato Zio Peppe, attraversiamo il Giardino degli Dei immortalando nei nostri scatti fioriture e Pini Loricati.
Scendendo ci accorgiamo dell'enorme ferita della frana che tra fine Marzo e inzio Aprile è caduta dal versante Nord di Serra del Prete verso i Piani di Vacquarro, segno delle abbondanti nevicate verificatesi nell'inverno appena trascorso. A Piano Jannace l'anello di Serra Crispo è compiuto ma ancora dobbiamo scendere verso Fosso Jannace. Ma nessuno di noi è ancora esasusto e allora si decide di prolungare verso il Santuario della Madonna del Pollino, dove ci accolgono zampogne e tamburi suonate a devozione della Madonna. Oggi, prima domenica di giugno, la Statua della Madonna è stata portata al monte in un lungo pellegrinaggio da San Severino Lucano.
Dopo la visita alla Madonna, la discesa lungo la cresta del Santuario è riflessiva e guardando verso l'orizzonte ognuno di noi viaggia con la mente ricordando chissà cosa….
Ma siamo subito alle macchine, il sogno svanisce, torniamo alla normalità interrogandoci su quanto abbiamo camminato! Non lo sapremo mai, 18 o forse 20 o addirittura 22 km,! Non importa, ognuno di noi ha visto immensità della natura e paessaggi mozzafiato e terrà a mente in ricordo un immagine di questa bellissima passeggiata. Io non dimenticherò il padre che seduto sulla cresta con la sua bimba guardano insieme verso la vetta della montagna.
Scendendo ci accorgiamo dell'enorme ferita della frana che tra fine Marzo e inzio Aprile è caduta dal versante Nord di Serra del Prete verso i Piani di Vacquarro, segno delle abbondanti nevicate verificatesi nell'inverno appena trascorso. A Piano Jannace l'anello di Serra Crispo è compiuto ma ancora dobbiamo scendere verso Fosso Jannace. Ma nessuno di noi è ancora esasusto e allora si decide di prolungare verso il Santuario della Madonna del Pollino, dove ci accolgono zampogne e tamburi suonate a devozione della Madonna. Oggi, prima domenica di giugno, la Statua della Madonna è stata portata al monte in un lungo pellegrinaggio da San Severino Lucano.
Dopo la visita alla Madonna, la discesa lungo la cresta del Santuario è riflessiva e guardando verso l'orizzonte ognuno di noi viaggia con la mente ricordando chissà cosa….
Ma siamo subito alle macchine, il sogno svanisce, torniamo alla normalità interrogandoci su quanto abbiamo camminato! Non lo sapremo mai, 18 o forse 20 o addirittura 22 km,! Non importa, ognuno di noi ha visto immensità della natura e paessaggi mozzafiato e terrà a mente in ricordo un immagine di questa bellissima passeggiata. Io non dimenticherò il padre che seduto sulla cresta con la sua bimba guardano insieme verso la vetta della montagna.
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