martedì 21 aprile 2009

EVVIVA SAN FRANCISCU

IL fine settimana appena trascorso è stato interamente dedicato alla Festa di San Francisco di Paola venerato a Pedali di Viggianello sin dal 1920. La festa con i complessi e spettacolari riti arborei rappresenta un unicum nel ventaglio delle tradizioni orali del Mezzogiorno. Il rituale è pressappoco identico sia a Pedali che nel centro storico (dove si festeggia l'ultima domenica di agosto). Nei boschi del Pollino e nella montagna di 'basso' di Viggianello vengono abbattuti gli alberi ('pitu' e 'cuccagna') destinati al trasporto con i buoi in paese. Prima del trasporto, gli animali ('paricchi') e dei bovari ('gualani') vengono benedetti sul sagrato della chiesa, in ossequio alla sacralità dei gesti che si consumano durante l'intero rito. Al giovedì avviene l'abbattimento degli alberi, al venerdì quello della 'rocca' (l'abete), che è poi l'elemento 'femminile' posto in cima alla 'cuccagna', al sabato avviene il faticoso trascinamento degli alberi da parte dei buoi in paese. Queste giornate sono scandite da bivacchi ed eroici pernottamenti in montagna, balli, canti e musiche tradizionali al suono di organetto e zampogna. La domenica è dedicata all'innalzamento della cuccagna in piazza e alla processione religiosa che fa da cornice al rituale profano. A Pedali avviene pure l'antico rito dell'arrampicamento della 'cuccagna'. Miracoli e fatti straordinari sono legati alle spesso pericolose operazioni di taglio e innalzamento della 'cuccagna', sempre a mano e con l'aiuto dei buoi (animali cari al santo), come la tradizione vuole. A questa festa accorrono ogni anno gruppi di pedalesi e viggianellesi emigrati al nord,in particolare nel varesotto,con l'intento di proseguire e tramandare le tradizioni dei propri avi. Le origini di questo rito arboreo si perdono nella notte dei tempi.E', tuttavia, certo che riti identici si svolgono anche in Portogallo. Questo dimostrerebbe che non è improbabile che futono i conquistatori spagnoli, nel corso del XVI secolo, ad importare questa tradizione nei nostri centri.












2 commenti:

  1. con o senza san franciscu... sei pronto per la Maiella? parte il conto alla rovescia...
    saluti dall'indio, della tribù dei mezzanari

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  2. Tramandare queste cose contribuisce a tenere ancorate a noi le tradizioni, la memoria che si rinnova è il passaporto necessario per non disperdere l'ingente patrimonio che già i nostri avi ci hanno trasmesso.Bellissimo articolo!Salvo

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